Ricerca vocale e Seo: nuovo binomio vincente?
Cos’è la ricerca vocale?
La tecnologia della ricerca vocale consiste nel riconoscimento della lingua parlata e consente agli utenti di effettuare ricerche per mezzo della voce, senza digitare i termini di ricerca nell’apposita casella di un motore di ricerca e senza la necessità di attivare alcuna funzione touch dal proprio dispositivo.
Le ricerche vengono eseguite tramite i cosiddetti sistemi di Voice Assistant, ovvero assistenti virtuali intelligenti e vocali. Si tratta in altre parole di assistenti personali intelligenti programmati per mezzo dell’innovativa Intelligenza Artificiale e la tecnologia di riconoscimento. Il fine ultimo è quello di eseguire una serie di funzioni o servizi richiesti dall’utente. Oggi i sistemi più utilizzati sono:
- Google Assistant
- Siri
- Cortana
- Alexa
Come funziona la ricerca vocale?
I cosiddetti Assistenti vocali per raggiungere gli utenti, utilizzano determinati dispositivi e piattaforme attraverso l’attivazione dell’altoparlante dello smartphone o di altro dispositivo, i cui sistemi operativi sono comunemente dotati di queste nuove tecnologie di assistenza o altrimenti installati tramite delle specifiche applicazioni.
Le funzioni degli Assistenti vocali non si limitano solo a soddisfare ricerche informative come quelle che possiamo eseguire manualmente in qualsiasi motore di ricerca, ma possono anche effettuare altre attività più funzionali: attivare un allarme o della musica attraverso applicazioni come Spotify; leggere libri audio; controllare ricette; controllare i dispositivi domestici; mettere video, film e programmi TV e radio e acquistare prodotti ad esempio da Amazon.
Inoltre possono essere configurati con applicazioni extra sviluppate appositamente per questi sistemi. Alexa ad esempio, l’assistente virtuale di Amazon contava già più di 10.000 consultazioni nel primo trimestre del 2017.
È stato inoltre calcolato che la ricerca vocale è 3 volte più veloce di quella scritta. Le ricerche vocali sono quindi un mezzo di comunicazione molto più veloce e immediato.
Fondamentalmente, l’intelligenza artificiale che guida questi assistenti li rende in grado di interpretare il significato semantico delle ricerche degli utenti in base a query precedenti, alla posizione degli utenti e alle interazioni con il dispositivo.
Il sistema di riconoscimento e l’elaborazione del linguaggio naturale sono sviluppati appunto per elaborare sia il linguaggio degli utenti che le loro richieste.
La maggior parte delle ricerche vocali sono effettuate tramite dispositivi mobili. Pertanto, i siti web delle aziende hanno dovuto adattarsi a questa nuova tendenza e sono stati quindi ottimizzati per la loro fruizione attraverso tali dispositivi al fine di comparire nei risultati di ricerca. I famosi siti responsive.
Proprio ieri c’è stato l’inizio del rilascio del mobile first index, ovvero Google utilizzerà la versione mobile del contenuto per l’indicizzazione e il ranking dei siti web.
Insomma la strada è tracciata.
Official Google Webmaster Central Blog:Getting your site ready for mobile-first indexing https://t.co/fBIQa98hHu via @googlewmc
— Gary “鯨理” Illyes (@methode) 18 dicembre 2017
Ricerca vocale: come sfruttarla lato SEO
Grande fermento per i Seo con la grande ascesa delle ricerche vocali.
Anche John Mueller, Webmaster e Trends analyst di Google, ha twittato chiedendo feedback per la separazione delle ricerche vocali sulla Search Console di Google.
I hear folks asking about voice search data in Search Console often. Can you elaborate on what you want to see there? What’s an example of such a query that would be useful? pic.twitter.com/WOqS7aH4tP
— John ☆.o(≧▽≦)o.☆ (@JohnMu) 7 dicembre 2017
L’ottimizzazione per la ricerca vocale richiede alcune tattiche leggermente diverse da quelle per la SEO tradizionale, e avere una visione approfondita di queste query potrebbe aiutarti a fornire un’esperienza migliore per chi cerca con la voce.
La chiamano PASO (Personal Assistant Search Optimization).
Per ottimizzare i siti per la ricerca vocale potremmo:
- Puntare su keyword di coda lunga pensando sempre all’utente e non ai motori di ricerca
- Avere un tono colloquiale (usare articoli e preposizioni come in un vero dialogo)
- Usare termini come (CHI, COME, COSA, PERCHÈ, QUANDO, DOVE)
- Inserire paragrafi con le domande e risposte più frequenti o suggerite dagli utenti.
Utilizzare risposte semplificate con pochi caratteri, stile feauterd snippet, per semplificare la lettura degli assistenti vocali. (posizione 0 di Google) - Utilizzo dei dati strutturati
- Grande attenzione alla Local Seo e a Google My Business
Local Seo e ricerca vocale
Per le imprese locali o quelle che hanno negozi fisici è diventato dunque essenziale avere un buon posizionamento SEO, perché la maggior parte delle ricerche effettuate su dispositivi mobili avviene per prossimità geografica. L’apertura di un profilo in Google My Business, l’incorporamento di una mappa di Google Maps sul sito o l’inserimento nelle directory sono solo alcune delle tecniche che possono essere utilizzate per migliorare la SEO vocale.
Estremamente importante è anche curarsi della reputazione di cui l’azienda in questione gode in rete. Quando si tratta di visualizzare i risultati di ricerca, i sistemi di riconoscimento vocale tengono conto di voti e commenti da varie fonti come Yelp o TripAdvisor, nonché di informazioni provenienti dai social media. Ecco perché è importante assicurarsi di avere molte buone recensioni su Internet.
Google sta spingendo molto per l’ottimizzazione delle schede my business, abbiamo sicuramente notato le mail che ci arrivano direttamente da Google per invitarci a mettere dei post o, visto che siamo sotto le festività Natalizie, a indicare gli orari speciali per dare all’utente sempre informazioni aggiornate.
Anche in serp cercando la nostra attività Google ci fornisce un pannello con i consigli per migliorarne la visibilità implementando foto o informazioni.
Inoltre, non dipende solo dal Pay per click, vale a dire quelle campagne di annunci pubblicitari inseriti direttamente tra i risultati delle ricerche sui motori.
Siri, assistente vocale Apple, ignora i risultati di PPC, quindi se la propria strategia di marketing si basa esclusivamente su questo tipo di pubblicità dovremmo invece concentrarci sul miglioramento del posizionamento organico del sito web al fine di ottimizzare la SEO vocale.
Le ricerche vocali vengono poi eseguite in modo naturale, con parole chiave lunghe proprio come avviene in una normale conversazione. Le persone cercano risposte a domande specifiche, quindi è necessario scoprire cosa i nostri potenziali clienti possano chiedere sulla nostra attività per includerlo nei contenuti del nostro sito. Una buona opzione è quella di creare una sezione di domande e risposte in cui sono incluse le possibili domande con le quali gli utenti dovrebbero cercarci.
Google My Business infatti ha già implementato le domande e risposte nelle sue schede, cerchiamo di inserire anche nei nostri siti web le domande più frequenti che i nostri utenti si pongono per quel tipo di attività.
Sarebbe opportuno implementare anche un’attività di Vocal Seo non basandosi solo su Google. Siri utilizza Bing per i risultati di ricerca, Yelp per le recensioni e Google Maps per la localizzazione, mentre Vlingo collabora con Yahoo! per i risultati di ricerca. Per ottimizzare la vocal SEO, è necessario pertanto perseguire una buona presenza su queste piattaforme.
Per concludere, alla grande cazzata/leggenda la Seo è morta, rispondiamo che è viva e vegeta e che adesso grazie alla ricerca vocale potremmo sentirne anche la voce.
Con le nuove tecnologie e con gli aggiornamenti degli algoritmi dei motori di ricerca si va sempre di più verso l’ottimizzazione verso le persone e utenti e meno quella verso le macchine e motori di ricerca.
Il 2018 partirà alla grande con ricerca vocale e user experience come i 2 grandi trend seo per il nuovo anno.
E tu sei pronto a partire?